
Quello che mi piace di più dei pandas è quanto rende intuitiva e potente la manipolazione dei dati. La sua struttura DataFrame sembra naturale da usare, quasi come gestire un foglio Excel ma con tutta la flessibilità di Python. Operazioni che richiederebbero dozzine di righe in Python puro—come pulire dataset, unire tabelle, filtrare, raggruppare o calcolare statistiche—possono essere fatte in una o due righe con pandas.
Apprezzo anche quanto bene pandas si integri con l'intero ecosistema dei dati in Python, specialmente con NumPy, Matplotlib e scikit-learn. Questo flusso di lavoro senza soluzione di continuità rende pandas uno strumento essenziale per qualsiasi progetto di data science o analisi. Recensione raccolta e ospitata su G2.com.
Una delle mie principali frustrazioni con pandas è che tende a diventare lento e a consumare molta memoria quando si gestiscono dataset molto grandi, poiché carica tutti i dati nella RAM. Alcune operazioni, come i compiti complessi di groupby o l'applicazione di funzioni Python personalizzate, possono essere significativamente più lente rispetto a quanto si potrebbe sperimentare con database ottimizzati o sistemi distribuiti. La curva di apprendimento può anche essere piuttosto ripida per i nuovi arrivati, data la vasta gamma di metodi, le varie opzioni di indicizzazione e le distinzioni tra Series e DataFrames. Inoltre, il debug delle operazioni concatenate è a volte complicato, e far funzionare pandas in modo efficiente con fonti di dati come database SQL o archiviazione cloud richiede spesso configurazioni aggiuntive. Recensione raccolta e ospitata su G2.com.
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Recensione organica. Questa recensione è stata scritta interamente senza invito o incentivo da parte di G2, un venditore o un affiliato.
Questa recensione è stata tradotta da English usando l'IA.


